iPad indigesti in una piadineria di Asti

La vicenda che andiamo a raccontarvi oggi è il classico sintomo dell’Italia che non funziona, schiacciata da leggi scritte male e che sono soggette quindi ad interpretazioni a dir poco stravaganti. La vicenda vede protagonista il titolare di una piadineria di Asti, che per allietare i clienti in attesa o durante il pasto ha messo a loro disposizione quattro iPad. La Guardia di Finanza, in una visita ispettiva al locale, hanno sequestrato i tablet e multato l’esercente di 5300 euro, vediamo il perchè.

I tablet erano stati messi a disposizione al fine di allietare i clienti, dando a loro la possibilità di leggere un giornale online o giocare mentre sono in attesa degli ordini o mentre assaporano una piadina. La visita della Guardia di Finanza ha reso però questi iPad indigesti, gli stessi sono stati infatti sequestrati e l’esercente è stato multato con 5300 euro di sanzione amministrativa.

Perchè questo?Non tutti sono a conoscenza che dispositivi simili devono essere provvisti dell’autorizzazione necessaria per essere installati in un locale pubblico con tanto di apposizione di apposita targhetta identificativa. A dettare questo è il decreto Balduzzi che determina la necesssità di licenza per l’attività di distribuzione di apparecchi e congegni automatici, semiautomatici e di gestione per i giochi consentiti.

Tale provvedimento vieta la messa a disposizione presso qualsiasi esercizio commerciale di apparecchiature che, attraverso la connessione telematica consentano ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco offerte dai concessionari on line, da soggetti autorizzati all’esercizio dei giochi a distanza. Un decreto che ha quasi dell’assurdo e che ovviamente penalizza chi, come la piadineria di Asti, voleva solo fornire un servizio aggiuntivo ai propri clienti.