venerdì, 5 luglio 2019

Apple rinviata a giudizio in Italia per presunta frode fiscale

La Procura di Milano ha concluso le indagini relative ad Apple ed ai suoi versamenti di fiscali di tasse effettuati in Italia dal periodo che va dal 2008 al 2013, l’azienda californiana verrà rinviata a giudizio con l’accusa di presunta evasione fiscale per una cifra complessiva di 879 milioni di euro.

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A condurre le indagini sono stati i pm Adriano Scudieri e Carlo Nocerino i quali dopo una serie di lunghe ed approfondite indagini hanno formulato l’accusa di violazione dell’articolo 5 della legge 74 del 2000 (omessa dichiarazione, reato punito con pene che vanno da uno a tre anni) per due dirigenti Apple ed un cittadino irlandese. Il nodo della vicenda è sempre il solito, Apple, come altre grosse società che lavorano su tutto il mondo, fatturava parte degli incassi ottenuti in Italia presso la propria sede europea situata in Irlanda, potendo così favorire del regime fiscale agevolato che essa ottiene in tale paese e quindi pagando molte meno tasse di quelle che dovevano essere versate al fisco italiano.

Gli avvisi di chiusura delle indagini verranno notificati nelle prossime ore hai tre imputati, tra cui troviamo l legale rappresentante di Apple Italia, Enzo Biagini, il direttore finanziario Mauro Cardaio e un top manager della societa’ con sede in Irlanda, Michael Thomas ‘O Sullivan. Apple è già in contatto con i rappresentanti dell’Agenzia delle Entrate per cercare di trovare una soluzione dal punto di vista tributario per questa vicenda.

About Andrea Zanoli

Amministratore e blogger su Meladevice, appassionato ormai da6 anni del mondo Apple ed anche del mondo mobile in generale. Sport e videogiochi sono le altre mie grosse passioni