Ecco i perchè del veto del governo USA sul ban dei device Apple

Abbiamo visto pochi giorni fa che il governo USA dell’amministrazione del Presidente Obama ha posto il veto sulla decisione della ITC di attuare il ban di alcuni dispositivi Apple molto conosciuti a seguito dell’infrazione accertata dal tribunale di brevetti Samsung da parte dell’azienda californiana.

Cerchiamo di capire il perchè di questa decisione e le conseguenze che essa potrebbe portare nel delicato conflitto tra Apple e Samsung.

Ripercorriamo velocemente i fatti, la ITC aveva condannato Apple per violazione di brevetti di proprietà Samsung, emettendo un ordine di ban su alcuni modelli di iPhone ed iPad che non potevano più essere commercializzati negli USA. Le proteste da parte di Apple furono grandi, l’azienda sostiene che tale brevetto violato sia da considerarsi FRAND, ovvero di fondamentale importanza e che Samsung dovrebbe quindi mettere a disposizione degli altri produttori a condizioni eque e ragionevoli.

Da qui è subentrato il governo del Presidente Obama, che ha posto il veto sulla decisione della ITC, una cosa che nel campo tecnologico non avveniva dal 1986. E’ stato quindi sospeso l’ordine di ban di dispositivi come iPhone 3GS, iPhone 4, iPad ed iPad 2, ma quale è stato il motivo di questa decisione?

Il primo è di ordine giuridico, il governo ha sentito uno dei giudici della ITC che riteneva tale sentenza ingiusta visto che tale brevetto è da considerarsi FRAND, e samsung ha approfittato e speculato su tale brevetto indispensabile per portare in tribunale Apple e cercare di porre un danno importante alla commercializzazione dei propri device.

Ma nel documento pubblicato dall’amministrazione Obama c’è anche una ragione di pubblico interesse, invitando la ITC ha tenere conto di tale fattore anche nelle sue prossime decisioni. Questa sembra una mossa per tutelare anche una delle più grandi aziende USA, ovvero Apple, ma che potrebbe aprire nuovi fronti nelle vicende legali tra tale azienda e Samsung ed anche nuovi scontri con il governo coreano che si annuncia molto contrariato da tale decisione.