Le politiche Apple di restrizione sulle applicazioni non sarebbero le peggiori

Come idea generale si è diffusa in questi anni la convinzione che le politiche Apple siano le più restrittive per quanto riguarda l’approvazione delle applicazioni su App Store, ma da una ricerca effettuata sull’argomento tale affermazione non sembra del tutto corretta.

In contrapposizione a questo Google con il suo sistema operativo Android è sempre stato etichettato dagli addetti ai lavori come un sistema molto più aperto di quello Apple e sopratutto più permissivo per gli sviluppatori e le loro creazioni che finiscono sull’Android Market. Andiamo però a snocciolare qualche numero che ci faranno cambiare idea a riguardo.

Android con il suo Market registra negli ultimi mesi una buona crescita e può annoverare più di 300.000 applicazioni sul proprio Market, il numero risulta considerevole anche se valutando la cifra reale delle applicazioni, che si aggira sulle 500.000 unità, risulta che oltre 180.000 applicazioni sono state rimosse da Google per motivazioni varie, questa fetta rappresenta il 37% sul totale della applicazioni.

Viene in dubbio quindi la permissività di Google  e del proprio Market che come rivelato dal grafico sopraindicato risulta essere lo Store con più applicazioni rimosse. In confronto Apple conta circa 600.000 applicazioni pubblicate, mentre quelli reali disponibili al download sono 459.589 con una percentuale di rimozione pari al 24%.

Research2guidance comunque, dice  che, la media di applicazione pubblicate da un solo editore nel Market Android, è di circa 6 applicazioni mentre nello store Apple è di circa 4 applicazioni.

Il contenitore di applicazioni che applica una minore percentuale di rimozioni risulta essere lo store di Microsoft, il dato però va valtato in base al totale delle applicazioni presenti, difatti WP7 Marketplace ha una percentuale di rimozione pari al 13%, bisogna però considerare che le applicazioni presenti sono minori rispetto agli Store di Google ed Apple.