sabato, 6 luglio 2019

Tim Cook querelato per gli aggiornamenti automatici di iOS 7

Il rilascio del nuovo sistema operativo iOS 7 è stato un evento molto importante che ha portato il primo grosso major update dal rilascio della sua versione originale avvenuta ormai diversi anni orsono. Ma non tutti sono rimasti entusiasti di questo nuovo firmware, uno tra questi è Mark Menacher di Poway, California, il quale ha presentato una querela contro il CEO di Apple Tim Cook per gli aggiornamenti automatici di iOS 7 imposti dall’azienda.

Aggiornamento OTA

Con introduzione degli aggiornamenti automatici Over The Air inseriti da Apple nel 2005 nel firmware iOS 5, il dispositivo quando è collegato ad una rete WiFi e sotto alimentazione provvede a scaricare in automatico gli aggiornamenti presenti, mantenendoli “parcheggiati” nella memoria del dispositivo in attesa che l’0utente provveda alla sua installazione mediante conferma manuale. Cosa succede con questo aggiornamento automatico, iOS 7 viene scaricato indipendentemente dalla volontà dell’utente sul device, occupando 1 GB di memoria interna.

Questa memoria occupata può dar fastidio a coloro che non vogliono aggiornare ad iOS 7 ed hanno un device con memoria da 8 o 16 GB, in quanto una fetta consistente di essa viene occupata inutilmente. Menacher ha così deciso di presentare questa querela nei confronti del CEO Apple Tim Cook, chiedendo la rimozione di tale file dal proprio device e 50$ di risarcimento. Vediamo le sue parole a riguardo:

“Steve Jobs era severo coi dipendenti e cercava ad ogni costo la soddisfazione del cliente, Tim Cook apparentemente coltiva una cultura del disprezzo per la soddisfazione del cliente e pensa solo ai profitti aziendali. E ‘una politica che alla non pagherà” .

About Andrea Zanoli

Amministratore e blogger su Meladevice, appassionato ormai da6 anni del mondo Apple ed anche del mondo mobile in generale. Sport e videogiochi sono le altre mie grosse passioni