venerdì, 5 luglio 2019

I prossimi MacBook Pro potrebbero utilizzare le memorie NAND

In una nota agli investitori rilasciata ieri, l’analista Ben Reitzes di Barclays afferma che il tasso di adozione dei dispositivi Apple che utilizzano SSD, con un movimento continuo verso il cloud computing, spingerà la domanda dei consumatori verso laptop con flash-based storage.

Memoria flash NAND

Questa è la più grande battuta d’arresto per l’adozione delle memorie flash è che il prezzo di tale soluzione è ad oggi di molto superiore a quello delle HDD comparabili, mantenendo la tecnologia fuori dalla portata dei consumatori.Questo rapporto di costo tende a favorire l’installazione del disco rigido fisico, tuttavia i consumatori hanno di recente iniziato a dare spazio di archiviazione e basso costo per le prestazioni di progettazione e prestazioni, come testimonia il successo della linea sottile dei MacBook Air.

Reitzes crede che l’avvento del cloud computing aiuterà i consumatori ad effettuare la transizione da unità fisiche a servizi di storace online, diminuendo così la necessità di costosi dischi ad alta capacità NAND. Servizi come Apple icloud hanno il potenziale  per “sopportare” le esigenze di storage offsite se l’azienda sceglie di passare ad un NAND-lineup. L’analista si aspetta che Apple possa rivelare una NAND attrezzata sui nuovi MacBook Pro così come su quelli Air con maggiori opzioni di storage nel prossimo futuro.

Molte più informazioni a riguardo ci verranno fornite durante il keynote apple che si terrà il prossimo 11 giugno e che potrebbe vedere la presentazione della nuova linea dei MacBook Pro 2012.

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About Andrea Zanoli

Amministratore e blogger su Meladevice, appassionato ormai da6 anni del mondo Apple ed anche del mondo mobile in generale. Sport e videogiochi sono le altre mie grosse passioni