L’Hacker russo estende l’hack sull’in app purchase anche sulle app del Mac AppStore

Abbiamo visto nelle scorse settimane come l’hacker russo Borodin abbia scovato un nuovo metodo per eseguire un hack agli acquisti in app purchase di Apple che permette il download di tale contenuti in maniera del tutto gratuita.

Si è così accesa una battaglia tra l’hacker ed Apple che tenta di trovare dei metodi per arginare questa seria problematica che sta penalizzando le proprie vendite e quelle degli sviluppatori, ma nonostante questo Borovin ha allargato l’hack anche alle applicazioni per Mac, i cui acquisti in app purchase ora sono ottenibili gratuitamente.

L’hack per gli acquisti In-Appstore per OS X utilizza un metodo molto simile a quello utilizzato sui dispositivi IOS che permette di aggirare il server Apple durante la fase di download dei contenuti. Il sistema prevede l’installazione di due certificati locali, con la successiva modifica delle impostazioni DNS del proprio computer in modo da far puntare il proprio PC o Mac al server di Borodin, che si sostituirà al server Apple nella verifica dell’acquisto. Nella procedura per Mac dovremo andare inoltre ad installare un app chiamata Grim Receiper che deve essere eseguita sulla macchina locale per facilitare il processo.

Con questa procedura si ignora efficacemente il sistema di ricezione che Apple ha in atto per gli sviluppatori e per gli acquisti in app purchase, permettendo così gli 8,460,017 transazioni libere finora eseguite secondo le statistiche dell’hacker russo.

Ora vedremo quali saranno le contromosse Apple, che per quanto attiene iOS sembra che possa risolvere definitivamente il problema con il rilascio del nuovo iOS 6.0 che avverrà fra pochi mesi, per quanto attiene l’ambiente Mac difficile che Apple possa trovare un metodo già per il nuovo Mountain Lion che è dato in uscita fra pochissimi giorni.