iPhone 5: prezzi e preordini in Italia ancora non noti

Mancano ormai 4 giorni alla distribuzione anche in Italia del nuovo iPhone 5, ed Apple al momento è abbastanza in ritardio e latitante nel fornirci quali saranno i prezzi di commercializzazione dle prodotto e se (a questo punto dubitiamo) ci saranno dei preordini.

 

Come sempre noi italiani siamo l’ultima ruota del carro, è uno sfogo ma penso sia condiviso anche dalla maggior parte dei nostri lettori, ad oggi non sappiamo ancopra molto se non che saremo quelli, come sempre, a pagarlo di più rispetto ad altri paesi come Francia e Germania.

Sulla fase di preordine penso che possiamo metterci una bella pietra sopra, siamo a lunedì e con un rilascio a venerdì, garantire una fase di accettazione ordini, smistamento e spedizione in tempo per venerdì è un impresa quasi impossibile. Questo anche se nelle ultime ore osservando quello che appare sul motore di ricerca, possiamo notare come ci sia un qualche riferimento ad una fase di ordine del nuovo iPhone 5, ma temiamo che non sia un vero preordine ma bensì la possibilità di acquistarlo online a opartire dal 28 settembre prossimo.

Su questo fronte è probabile che visto l’andamento della fase suddetta negli USA, che ha visto due milioni di dispiositivi prenotati in 24 ore, Apple abbia deciso di bypassare questa possibilità in Italia. Per quanto attiene la fase prezzi siamo anche qui ancora al buio, sappiamo che lo stesso sarà più alto che altrove, ma a pochi giorni dal rilascio e  trattandosi di una spesa importante vorremmo capire quale sarà l’emtità di tale esborso. Vale lo stesso discorso anche per gli operatori, che a valle di Apple ci comunicheranno prezzi, offerte, abbonamenti per l’iPhone 5 e speriamo anche qualche nes sulla disponibilità della Nano-SIM, questo epr avitare la beffa di averlo in mano il nuovo iPhone 5 ma di non poterlo utilizzare.

Siamo fiduciosi che magari già nel giro di pochi minuti possiamo venire smentiti e vedere tutti i dettagli in rete, ma nel frattempo pensiamo che una maggiore celerità come avviene per altri mercati sarebbe consona anche qui da noi in Italia, paese che “consuma” molto in tema di cellulari e smartphone.