Il mirino dell’Unione Europea torna a ad essere puntato contro Apple e dopo il caso riguardante la garanzia dei prodotti commercializzati in tali paesi, ora la UE apre un esame preliminare per capire meglio quali siano i rapporti tra l’azienda californiana e gli operatori che distribuiscono i suoi prodotti.
L’obbiettivo è quello di chiedere agli operatori quali siano i rapporti con Apple e come avvenga la distribuzione dei suoi prodotti ed a quali regole tale commercializzazione sia vincolata. Tale verifica verrà eseguita mediante un sondaggio, inviato agli operatori, che è composto da 9 pagine di quesiti.
Nel sondaggio viene richiesto se Apple richiede l’acquisto di un numero minimo di dispositivi, se sono state attivate forme di restrizioni sul budget dedicato al marketing ed eventuali clausole incluse nei contratti di vendita che costringono il vettore a pagare dei sussidi per poter vendere il dispositivo. Oltre a questo viene richiesto eventuali obbligazione nell’accettare misure tecniche contrattuali per la vendita dell’iPhone 5, negando ad esempio l’accesso alle reti 4G.
La Commissione potrebbe aver ricevuto notizia di qualche comportamento tenuto dall’azienda californiana non prettamente conforme al diritto antitrust europeo. Ovviamente non si tratta ancora di una vera e propria indagine, ma solamente di un analisi preliminare per capire se vi siano stati dei comportamenti irregolari. Il tutto sarà quindi strettamente legato al questionario che gli operatori dovranno compilare, tutta questa operazione sembra essere fatta per verificare che apple non abbia creato in Unione Europea un abuso di posizione dominante con il proprio iPhone, cosa davvero difficile da provare visto la notevole distribuzione di dispositivi a sistema operativo Android.
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