giovedì, 4 luglio 2019

La UE chiede risposte concrete ad Apple e Google sugli in app purchase

Secondo quanto riportato da Reuters la UE avrebbe chiesto risposte convincenti ad Apple e Google per quanto attiene gli in app purchase, visto i continui reclami relativi ad utenti scontenti, per lo più genitori, che hanno visto i propri figli riuscire a scaricare diversi contenuti a pagamento senza troppe restrizioni. La Commissione sostiene che Apple e Google dovrebbero assumere la responsabilità di non indurre in errore i consumatori.

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Ecco le dichiarazioni del Commissario Giustizia dell’UE, Viviane Reding:

Ingannare i consumatori è chiaramente il modello di business sbagliato e va anche contro lo spirito delle norme UE in materia di tutela dei consumatori. La Commissione europea si aspetta risposte molto concrete da parte dell’industria delle applicazioni rispetto alle preoccupazioni sollevate dai cittadini e dalle organizzazioni nazionali dei consumatori.

Secondo il rapporto, in Gran Bretagna , Germania, Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi e Belgio si è spesa la cifra di 16, 5 miliardi di euro nei giochi online solo nel 2011. Tra le proposte da discutere ci sono spiegazioni più chiare nei giochi circa i costi, eliminando gli incentivi per fare acquisti, come “Compra!” e “Aggiorna ora” e prevenire che i pagamenti svengano addebitati senza il consenso esplicito.

Vedremo quali saranno le nuove regole che verranno stabilite per questo tipo di acquisti, e quale sarà la risposta in termini di partecipazione attiva a questo processo di Apple e Google, che avendo introdotto tali modalità di acquisto in app purchase sulle proprie piattaforme mobili, vengono considerate responsabili dei problemi generati.

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About Andrea Zanoli

Amministratore e blogger su Meladevice, appassionato ormai da6 anni del mondo Apple ed anche del mondo mobile in generale. Sport e videogiochi sono le altre mie grosse passioni