mercoledì, 3 luglio 2019

Apple riceve un rimborso di 920.000 $ di tasse ma perde l’appello sulla tregua fiscale all’estero

La corte americana ha confermato una sentenza d’appello all’inizio di questa settimana che va a restituire 231 mila dollari in tasse ad Apple, con 689.000 $ di interessi. Il Franchise Tax Board  ha perso la causa ed è stato condannato a restituire il denaro perché ad Apple doveva essere concessa la possibilità di dedurre gli interessi sui prestiti per le sue attività nel territorio degli Stati Uniti.

Apple pagamento tasse in america

Nonostante questo è stata solo una vittoria parziale per Apple, la Corte Suprema in aggiunta a questo ha però respinto la richiesta dell’azienda per rivalutare le aliquote fiscali sul reddito guadagnato all’estero. Dopo che la California ha ridotto le tasse sul reddito all’estero nell’anno 1989,  l’azienda ha cercato di riclassificare le entrate derivanti dai dividendi dalle sue partecipazioni estere.


Apple sosteneva che i dividendi provenienti  dall’estero da quell’anno dovevano essere attribuiti ai redditi degli anni precedenti già oggetto di tassazione. La corte d’appello invece ha affermato che i crediti d’imposta derivanti da partecipazioni estere devono essere tassati sui dividendi esteri del reddito generato in quell’anno stesso di riferimento. Questa decisione porterebbe ad un aumento dei costi futuri per aziende come Apple che devono far rientrare dei guadagni da fuori i confini americani.

La questione era stata sollevata da due organizzazioni, l’Associazione contribuenti della California e del Consiglio sulla tassazione dello Stato di Washington, DC,  che hanno portato il caso alla Corte Suprema attraverso una petizione.

La questione dei guadagni oltreoceano ha ottenuto una crescente interesse grazie anche all’attuale situazione economica, in quanto influisce sulla capacità delle società statunitensi di portare miliardi di dollari di valuta estera di nuovo nell’economia degli Stati Uniti. L’accusa nei confronti di Apple è quella che l’azienda stesse cercando di evitare, o almeno rinviare a tempo indeterminato, il pagamento delle tasse sui restanti redditi di provenienza estera. Dal canto suo l’azienda di Cupertino appena ha visto la propria quota di utile guadagnata al di fuori degli Stati Uniti ha superato i suoi guadagni domestici, l’azienda rivendicava il diritto di rimpatriare il suo proprio denaro con un carico fiscale ridotto. Un consorzio di aziende comprendente Apple, ha proposto un anno di pausa che consentito alle aziende di pagare solo il 5 per cento piuttosto che il 35 per cento come aliquota fiscale.

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About Andrea Zanoli

Amministratore e blogger su Meladevice, appassionato ormai da6 anni del mondo Apple ed anche del mondo mobile in generale. Sport e videogiochi sono le altre mie grosse passioni