Anche in Italia dal prossimo anno libri in forma mista o interamente scaricabarili da internet

Il settore dell’educazione sta subendo una svolta epocale con una sterzata decisa verso il mondo multimediale, dopo aver visto il mese scorso Apple che è entrata in questo campo fornendo i primi libri digitali e la relativa piattaforma Author con cui chiunque può creare tali contenuti e distribuirli in rete.

Questo comporterà a breve una rivoluzione nel settore dell’informazione in cui scuole, università potranno adottare l’uso di questi libri digitali in sostituzioni di quelli cartacei che vengono utilizzati fino a d oggi, l’America come sempre risulta essere capofila di questa rivoluzione, ma questa volta anche noi italiani non siamo a guardare. Il Ministero infatti, con una circolare apposita, ha specificato che a partire dal prossimo anno la distribuzione di testi scolastici dovrà avvenire o in forma mista (libro cartaceo+multimediale) oppure solamente scaricabarile da internet.

La circolare è la numero 18 emanata dal Ministero dell’Istruzione che va a specificare la modalità dei libri di testo per il prossimo anno scolastico, la novità più importante è che tutti i libri di testo in formato cartaceo dovranno essere sostituiti da testi più tecnologici. Questa rappresenta una novità rilevante che era contenuta nel provvedimento dell’ex Ministro Gelmini, le case editrici si erano, a seguito dell’adozione di quel provvedimento, da subito operate a mantenere invariati i contenuti per 5-6 anni dei libri di testo in modo da non alimentare un continuo cambiamento dei libri ad ogni anno scolastico, però nessuno di questi era dotato di versione in cd-rom oppure erano scaricabili da internet.

Il problema che sorge per riguarda, come sempre, la spesa economico per le famiglie che hanno un figlio/a che studia, questa rivoluzione permette infatti alla case editrici di rivedere tutti i testi avendo così la possibilità di modificarli e cambiarli/aggiornarli nuovamente. Questo farebbe si che a settembre molti si troverebbero nelle condizioni di spendere ulteriormente per acquistare nuovi libri dando così una mazzata anche al mercato dell’usato a cui molti si affidavano per risparmiare qualche euro.

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