giovedì, 4 luglio 2019

Film Jobs: dopo l’uscita negli USA ecco una prima recensione

E’ uscito nelle ale cinematografiche in USA, in questo weekend di ferragosto, il nuovo film  Jobs, di cui tanto abbiamo parlato, e che rappresenta il primo film nelle sale sulla vita di Steve Jobs, co-fondatore di Apple. Il film diretto da Stern ed interpretato da Ashton Kutcher ha fatto molto parlare di se negli ultimi mesi, ed ora arrivano i primi commenti e recensioni su tale film.

Ashton-Kutcher-film-Jobs

In attesa quindi di vederlo anche qui da noi in Italia ad inizio ottobre, ecco la prima recensione sul film Jobs.

Panoramica del film

Jobs si apre con Steve che cammina sul palco, nel 2001, per introdurre l’iPod originale ad Apple Town Hall. Questa è stata una breve apertura, e la scena torna indietro ai tempi del college di Steve. Anche se i primi 10 minuti o giù di lì del film sembrano un pò lenti, la trama diventa rapidamente affascinante. All’inizio del film, cominciamo a vedere il personaggio di Steve prendere forma, con le truffe fatte al suo amico Steve Wozniak per più di $ 2000 chiedendogli di aiutarlo con un progetto a cui stava lavorando ad Atari. Il film non si sforza di ritrarre Steve Jobs come un eroe larger-than-life, ma, invece, presenta una giusta un’occhiata al suo carattere e personalità, che, a volte, spesso, era meno affascinante. Per chi non conosce realmente la vita di Steve Jobs otterrà un immagine completamente diversa da quella a cui aveva penato finora.

poster film jobs

Gran parte del resto del film procede come ci si aspetterebbe, supposto che conosciate la storia di Apple. Woz e Jobs lavorano ad Apple I nel garage dei genitori di Steve, annunciano l’Apple II alla West Coast Computer Faire nel 1977, Steve lotta con l’accettazione quando scopre che la sua ragazza è incinta. Questa parte di storia l’avrete sicuramente sentita nominare molte più volte.

Cosa non va nel film

Come la maggior parte dei film, ‘Jobs‘ esagera e migliora alcuni eventi ed aspetti della storia, ad esempio, nel 1977 al West Coast Computer Faire, in cui Apple presenta l’Apple II, il film descrive Steve Jobs che strabilia un’intera folla svelando il computer, quasi in un modo simile ai suoi keynote successivi alla Apple dove ha presentato iPhone e iPad. Ex dipendenti Apple quali Daniel Kottke e Bill Fernandez spiegano che questo non è mai avvenuto, sottolineando le imprecisioni del film.

Jobs contiene anche alcuni dettagli tecnici sbagliati, ma questo è scusabile. Ad esempio, nel Byte Shop, il negozio di computer, che sarebbe diventato il rivenditore ufficiale per l’Apple I, gli scaffali del negozio sembrano contenere 1.981 monitor per PC IBM, anche se la scena in questione dovrebbe rappresentare l’anno 1976. Vi sono anche altre sviste minori, tuttavia, ma ciò non toglie l’esperienza di visione. Sono stato anche perplesso dalla rappresentazione di Jony Ive verso la fine del film. Il personaggio di Jony era, senza dubbio il più lontano dalla realtà con il ruolo che non sembra adattarsi al personaggio reale.

film-jobs

Sono molte le scene saltate nel film Jobs, certo è impossibile mettere l’intera vita di Steve Jobs in un film di due ore, ma alcuni tagli sono discutibili. In particolare, il film manca della menzione di Ronald Wayne, il terzo fondatore di Apple e progettista del logo originale Apple. C’è anche poca menzione dell’esperienza di Steve in Next. Per gli spettatori che non conoscono la storia di Apple, la trama potrebbe diventare un pò confusa, a volte.

Cosa invece funziona

Per molte cose inesatte ce ne sono anche altre molto buone, gli attori sono statio scelti in modo ottimale per i loro ruoli, in particolare, Steve Wozniak, interpretato da Josh Gad, e Mike Markkula, interpretato da Dermot Mulroney, sembrava incredibilmente realistici. I loro ruoli hanno contribuito back up del personaggio di Steve Jobs, mostrando come la sua personalità abrasiva e spesso arrogante abbia influenzato non solo i suoi colleghi, ma anche amici e la famiglia.

Film-Jobs-Ashton-Kutcher

Anche se molti hanno criticato il periodo di tempo (1975-1997), che ‘Jobs’ dipinge definendolo troppo limitato, penso che l’obiettivo sia stato colpito. La maggior parte delle persone conoscono la storia moderna di Apple (1998-oggi), conoscendo magari anche un Steve Jobs differente da quello che era stato nella sua vita.

| via

About Andrea Zanoli

Amministratore e blogger su Meladevice, appassionato ormai da6 anni del mondo Apple ed anche del mondo mobile in generale. Sport e videogiochi sono le altre mie grosse passioni