venerdì, 5 luglio 2019

Il Senato USA avvia un inchiesta per elusione fiscale contro Apple

Il Senato USA ha aperto una commissione d’inchiesta per verificare eventuali pratiche di elusione fiscale applicate dai maggiori colossi dell’elettronica che hanno sede sul territorio americano. A riferire la notizia è il New York Times, che ha indiviato anche le aziende che sarebbe finite nel mirino di questa verifica, tra i quali ci sarebbero Apple, che risulta una deigli obbiettivi maggiori, e poi anche Google, Microsoft ed HP.

Apple-campus

L’azienda con sede a Cupertino ha cercato di chiarire la propria situazione dinanzi alla commissione, spiegando come solo il 30% dei suoi profitti venga sottoposto alla tassazione degli Stati Uniti mentre il resto figura come prodotto all’estero, questo nonostante che la maggior parte dei dipendenti, negozi e mercato, come peraltro la sede legale, sia localizzata negli USA.

L’accusa invece pensa che Apple sia riuscita ad evadere tasse per un totale di 34,2 miliardi di dollari dall’anno 2009 al 201q, comportamento che ha sottratto una parte importante di tasse all’America, facendo così ricadere l’onere di questi mancati incassi sulle già alte tasse pagate dai cittadini. Secondo una ricerca del New York Times, 71 aziende che operano nel settore tecnologico pagano sin media un terzo di meno delle tasse pagate dalle altre imprese.

Apple ha subito respinto al mittente le accuse, dichiarando si essere il maggiore contribuente in fatto di tasse tra le aziende americane. Secondo l’azienda tutte le sue azioni imprenditoriali vengono condotte secondo standard etici e rispettando tutte le leggi e normative fiscali in vigore. Solo nel 2012, Apple ha pagato 6 miliardi di dollari in tasse, ovvero 1 dollaro ogni 40 raccolti dal governo.

About Andrea Zanoli

Amministratore e blogger su Meladevice, appassionato ormai da6 anni del mondo Apple ed anche del mondo mobile in generale. Sport e videogiochi sono le altre mie grosse passioni