mercoledì, 3 luglio 2019

Ecco come le applicazioni di terze parti sorpassano iOS

Le applicazioni di terze parti in questi ultimi mesi stanno incominciando a diventare le migliori in molti casi nell’ecosistema iOS, questo sicuramente un ottima notizia per sviluppatori, utenti e nel breve termine anche per Apple. Da terzi, quali ad esempio Google, arriva una fetta ulteriore di entrate, il colo di Mountain View fornisce infatti molte ottime applicazioni per gli utenti iOS e questo aiuta a vendere più dispositivi.

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Ma a lungo termine, tuttavia, questo potrebbe non portare dei benefici ad Apple, la politica di Apple nei confronti di applicazioni di terze parti e la mancanza di innovazione, nelle sue proprie applicazioni, creano dei problemi per l’azienda stessa.

In primo luogo, Apple non consente di impostare applicazioni di terze parti di default in iOS. Immaginate di non essere in grado di impostare un app per la posta di terze parti come predefinita nel browser in OS X. Questo non sarebbe accettabile, e non dovrebbe essere accettabile in iOS. L’unico motivo per cui non ha creato grossi problemi finora è perché le Apple applicazioni sono state sufficienti per la maggior parte degli utenti ed anche perché non sono state molte alternative interessanti fino ad ora.

Questo ci porta ad un secondo problema. Con il lancio di Gmail, Google Maps, e Chrome, Google sta cominciando a offrire servizi migliori delle applicazioni native di iOS. Altre applicazioni, come ad esempio Sparrow sono alternative forti ma la mancanza di una impostazione di default rende l’esperienza meno ideale per gli utenti, con iOS che ti costringe ad usare Apple applicazioni in determinate situazioni.

Nel corso del tempo, alcune persone possono decidere che è più facile e più trasparente l’utilizzo di un dispositivo Android che utilizzare un gruppo di applicazioni di Google su un iPhone. Se le applicazioni principali di scelta sono da terze parti e iOS crea attrito durante il loro uso, la gente diventata frustrata e, infine, cerca altre possibilità.

Apple non è senza soluzioni, però, ne ha almeno un paio a disposizione, in primis l’azienda ha bisogno di migliorare le proprie applicazioni di base ad un ritmo uguale o più veloce di quelle di terze parti. In secondo luogo, Apple ha bisogno di consentire agli utenti di selezionare applicazioni di terze parti come predefinite. Se una o entrambe di queste cose non si verificano, Apple alla fine comincerà a perdere gli utenti che preferiranno applicazioni di terze parti, come ad esempio Google, in un sistema unico, integrato.

Con alcune semplici modifiche ad iOS ed alle sue politiche, Apple può trasformare l’iPhone migliorandolo, tuttavia, un atteggiamento testardo potrebbe scacciare gli utenti.

About Andrea Zanoli

Amministratore e blogger su Meladevice, appassionato ormai da6 anni del mondo Apple ed anche del mondo mobile in generale. Sport e videogiochi sono le altre mie grosse passioni