Da sabato scorso l’operazione di sblocco di uno smartphone negli Stati Uniti è diventata illegale. I trasgressori della legge saranno soggetti ad una multa fino a $ 500.000 e/o 5 anni di carcere. Nella giornata di oggi la EFF (Electronic Frontier Foundation) ha commentato i nuovi regolamenti e ha condiviso il loro vero significato per noi utenti finali.
Nelle sue parole c’è sia una buona notizia che una cattiva notizia, vediamo il tutto nel dettaglio.
Per cominciare, cerchiamo di capire meglio la legge: lo sblocco di un telefono acquistato dopo il 26 gennaio senza il permesso del proprio gestore viola il Digital Millennium Copyright Act (DMCA), indipendentemente dal fatto se il telefono sia o meno sotto contratto.
La buona notizia, come rilevato dalla EFF, è che la copertura legale per il jailbreak rimane, e sarà in vigore fino al 2015. Purtroppo, però, questo non è valido sui tablet come l’iPad.
Passiamo ora alle cattive notizie:
Anche se non ci aspettiamo azioni legali di massa in qualunque momento, la minaccia incombe ancora. Più probabilmente, gli operatori o anche i procuratori federali, saranno incoraggiati a citare in giudizio non gli individui, ma piuttosto le imprese che sbloccano e rivendono i telefoni. Se un tribunale decide a favore degli operatori, le sanzioni sono decisamente rigide: fino a 2500 $ per telefono sbloccato in una causa civile, e $ 500.000 o cinque anni in prigione in un processo penale e questo vale anche per i telefoni che non sono più sotto contratto. Quindi non siamo veramente liberi di fare quello che vogliamo con i dispositivi che possediamo .
Il prossimo giro delle esenzioni avrà inizio alla fine del 2014, e sarà pronunciata nel 2015. A quel tempo, il divieto di sblocco sarà riesaminato.