Primo resoconto della FLA sulle fabbriche FoxConn

A seguito delle polemiche innescate negli scorsi giorni verso Apple riguardanti le condizioni in cui sarebbero costretti a lavorare i lavoratori del maggiore produttori dei dispositivi con sistema operativo iOS, ed a seguito della richiesta diretta di Apple, la FLA si è recata presso i stabilimenti FoxConn per verificare le condizioni in cui riversano tali fabbriche cinesi.

A poche ore da questa visita della Fair Labor Association, la stessa associazione rilascia qualche prima indicazione sulla situazione riscontrata nei sopralluoghi effettuati.

Da subito quello che emerge è che la situazione, da una prima analisi, risulta essere migliore di quanto si era preventivato ed alcune accuse avanzate non sarebbero del tutto riscontrabili. Gli impianti sono funzionalmente ben realizzati e versano in condizioni lavorative migliori rispetto a molte altre fabbriche cinesi, come quelle del settore abbigliamento, che sono state oggetto della stessa procedura di verifica negli scorsi mesi.

La situazione generale quindi sembra buona, ma la FLA si sofferma su quella che potrebbe essere la vera problematica di questo tipo di lavoro, gli operai infatti sono impiegati in catena di produzione in maniera continuativa per tutta la durata del proprio turno, questo grazie alla monotonia della catena di montaggio, porterebbe molta noia e frustrazione per il lavoro in “fotocopia” che sono costretti ad effettuare.

Ora, dopo una prima verifica generale, i 30 impiegati FLA che sono dislocati presso le varie fabbriche di FoxConn passeranno alla fase successiva che prevederò un affiancamento ai lavoratori per verificarne meglio le condizioni in una giornata lavorativa intera, acquisendo anche il parere degli stessi attraverso sondaggi anonimi.

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