TSMC Semiconductor scalza Samsung, sarà la fornitrice di chip per Apple

Dopo diversi mesi in cui la notizia era stata data per certa, nelle ultime ore il New York Times ha confermato, attraverso contatti con un dirigente di Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) che l’azienda andrà a soppiantare Samsung diventando il principale fornitore di processori SOC per i dispositivi mobili Apple.

L’azienda si concentrerà nella produzione di processori della serie A e sarà il fornitore più grande prendendo il posto di Samsung che finora aveva curato la fase produttiva del cuore dei dispositivi mobili Apple. L’azienda TSMC ha superato così i problemi di produzione che c’erano in passato riuscendo a garantire numeri e qualità che Apple richiede ai propri fornitori.

Apple e TSMC erano in contatto per arrivare ad un accordo simile fin dal 2010, e negli ultimi anni è stata imposta un accelerazione a questa trattativa vista la volontà dell’azienda californiana di escludere il più possibile la rivale Samsung dalla fornitura di parti hardware dei propri dispositivi. Questo non vuol dire che la coreana smetterà di fornire parti ad Apple, ma ora la maggior parte dei volumi in gioco transiteranno da TSMC.

Attualmente Apple utilizza i processori con tecnologia a 32 nanometri di Samsung, ma la strategia dell’azienda, concordata con TSMC, è quella di arrivare ad una nuova tecnologia a 20 nm che dovrebbe permettere una maggiore efficienza energetica dei dispositivi ed un consumo minore delle batterie dei dispositivi. La mossa di Apple potrebbe ripercuotersi in maniera non indifferente sul business di componenti di Samsung, da una parte infatti l’azienda coreana sta crescendo il suo business di vendita di smartphone e tablet sul mercato mobile, ma dall’altra le forniture di hardware sono in costante e preoccupante calo, sia dalla parte Apple, ma anche per quanto attiene le forniture ai “colleghi” che utilizzano il sistema Android. Samsung infatti sta soffocando tutta la concorrenza che utilizza Android, e sono già diverse le società pronte a diminuire le forniture di componenti pur di liberarsi dalla cerchia di Samsung.

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