iTunes ed i servizi streaming aiutano Warner Music a tenersi a galla

Il mercato della musica risulta essere da qualche anno in affanno per quanto riguarda la sostenibilità tra ricavi e spese, la crisi infatti sta colpendo anche questo mercato che già deve fare i conti con il problema della pirateria che da sempre limita fortemente i guadagni potenziali di questo settore.

 

Queste premesse, unite all’immobilità delle grandi major discografiche nell’evolversi verso nuove modalità di diffusione del proprio business ha portato molte case a chiudere, accorparsi o a viaggiare costantemnete con dei bilanci in rosso sperando che qualche altro settore del proprio business vada a ripianare le perdite della componente musica. Dalle ultime notizie però sembra esserci un timido risveglio, qualche segnale di speranza, Warner Music infatti uno dei maggiori colossi discografici presneti sul mercato ha ottenuto, nello scorso anno, un bilancio con entrate che si attestano sugli stessi livelli del precedente anno.

Non è certo un risultato positivo, ma con i tempi di crisi che corrono ed un mercato tendente al ribasso, ottenere gli stessi guadagni dell’anno prcedente è un risultato incoraggiante. Warner infatti ha chiuso il 2011 con un fatturato di 708 milioni di dollari, di questo totale il 28% è costituito dalle entrate da piattaforme digitali la cui maggior voce è rappresnetata da iTunes. Il negozio musicale di Apple ha contribuito in gran parte ai 205 milioni di dollari portati come incasso a Warner, con un incremento percentuale di 17 punti rispetto all’anno 2010.

Un altra fonte che in prospettiva potrebbe diventare significativa è lo streaming di contenuti, che incassa una cifra ancora bassa, di 15 milioni di dollari, ma che ha ottenuto un incremento del 36% rispetto all’anno precedente e rappresenta una potenziale fonte di guadagno in ascesa per i prossimi anni. Questo deriva dalla chiusura di servizi pirata come Napster ed altri che hanno dirottato molti utenti soliti a quel tipo di download verso i contenuti in streaming.

[Via]