Apple accusata in Cina di favorire gli eBook illegali attraverso iBookStore

Nuove grane provenienti dalla Cina per Apple, la quale si trova a fronteggiare una causa in cui viene accusata di favoreggiamento nella diffusione  sul proprio iBookStore di contenuti illegali. L’oggetto del contendere sarebbero alcuni eBook che secondo l’accusa sarebbero illegali.

La denuncia, secondo il Quotidiano del Popolo, sarebbe partita da nove autori che puntano il dito contro Apple accusandola  di non fare nulla per fermare i pirati che hanno così potuto pubblicare 37 opere senza permesso, traendo profitto da questo. Richiedono che Apple debba a loro l’equivalente di quasi $1,9 milioni di danni.

Anche se gli autori non vanno ad accusare Apple direttamente di pirateria nella loro denuncia, richiedono comunque che l’azienda esegua una puntuale verifica del copyright dei libri prima che essi vengano pubblicati, al fine di evitare che l’incidente si ripeta, e sottolineano inoltre he Apple non ha rispetto le leggi locali in materia. L’azienda di Cupertino ha respinto la richiesta per motivi ancora sconosciuti e non sono arrivate altre dichiarazioni in merito.

Questa accusa di non vigilare sui contenuti pubblicati nei propri Store è davvero particolare per Apple, che adotta da sempre un modello di sistema rigido per l’approvazione dei contenuti. E’ capitato che alcune  applicazioni discutibili siano apparse  su appstore, ma spesso il contenuto di queste app è di solito legale a livello base. A differenza del rivale Android Market che invece applica una politica di controllo meno dettagliata trovandosi in molti casi contenuti illegali e pericolosi sotto forma di applicazioni scaricabarili dagli utenti finali.

Vedremo come si evolverà la vicenda, la quale risulta davvero molto insolita per Apple.

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