Apple vince la causa sull’utilizzo del termine iBook

Il giudice federale di New York ha respinto una causa contro Apple per quanto attiene l’utilizzo del marchio “iBooks”, respingendo al mittente la causa intentata da Black Tower Press la quale aveva citato in giudizio Apple nel 2011 sostenendo che l’uso effettuato da Apple del termine per descrivere la sua piattaforma di e-reader ha violato un marchio di proprietà della piccola casa editrice di New York acquisito nel 2006 e 2007.

L’editore di fantascienza e di titoli di fantasia aveva affermato di aver acquisito il marchio insieme a varie attività di Byron Preiss, che aveva pubblicato più di 1.000 libri sotto il marchio “iBooks” a partire dal 1999.

L’azione legale ha riconosciuto che Apple possiede un marchio di fabbrica per “iBook” relativo al suo uso sul personal computer, tuttavia, la causa ha osservato che Apple non ha cominciato a usare il termine per descrivere un libro elettronico o un metodo per la distribuzione di libri elettronici fino all’anno 2010. Nella sua sentenza di 71 pagine, il giudice distrettuale Denise Cote ha scoperto che Black Tower non è riuscita a dimostrare un rischio di confusione per i consumatori, così come non è riuscita a dimostrare che Apple è stata ingiustamente arricchita a spese del querelante.

“Essi hanno offerto alcuna prova che i consumatori che utilizzano il software di Apple iBooks per scaricare ebooks sono giunti a credere che Apple sia l’editore di tutti i libri scaricati, nonostante il fatto che ogni libro porta l’impronta del suo marchio attuale.”

Nè Black Tower né il suo predecessore avevano ottenuto un marchio per la loro linea di libri, acquistando solo il suo uso da un produttore di software per descrivere la sua linea di computer nel 1999 e poi per l’e-reader piattaforma nel 2010. Una ricerca del US Patent and Trademark Office rivela un record di iBook di fantascienza depositati nel 1999 ma poi tutto questo è stato abbandonato a partire dal 2003.