Gli utenti Americani passano più tempo a giocherellare col propio Device piuttosto che leggere notizie

Da un recente studio di indagine eseguito sui visitatori del sito eMarketer, è emerso che la maggioranza degli adulti americani che possiedono un Device, passa più tempo ad utilizzare il proprio dispositivi mobile rispetto a quello che passano nel leggere giornali e riviste.

I risultati mostrano che un adulto medio passa 65 minuti del proprio tempo al giorno fissando lo schermo del proprio smartphone, contro i 26 minuti dedicati alla lettura di giornali e 18 minuti per riviste.Il rapporto prevede quindi 65 minuti di utilizzo del proprio telefono contro i 44 minuti della carta stampata, l’analisi eseguita non va in profondità all’argomento, quindi non è noto sapee cosa facciano in prevalenza gli utenti in quei 65 minuti, anche se possiamo immaginare che una buona parte di quel tempo la pasino a giocare.
A dare sostegno ulteriore alla ricerca eMarketer vi indichiamo un’intervista fatta tra Roy Greenslade del The Guardian ad Andrew Rashbass, l’Amministratore Delegato di The Economist. Sono stati intervistati i lettori di The Economist, e i risultati ottenuti parlano da soli:

Un sondaggio effettuato tra gli abbonati del The Economist negli Stati Uniti condotto su persone di età superiore ai 40 anni su come leggono attualmente le notizie del giornale, indica che il 95% ha dichiarato di effettuare la lettura mediante l’edizione cartacea. Ma quando gli viene chiesto come si aspettano di leggere le notizie nel giro di due anni, il numero che ha riconfermato la lettura su carta è drasticamente scesa al 35%.

La carta ovviamente sta per essere abbandonata sempre in percentuale maggiore. un peccato perchè la lettura su carta è esente da distrazioni, siete solo voi ed il libro/giornale, ma questo tende a scomparire ed i nuovi dispositivi, quali l’ipad 3, con schermi ancora migliori rispetto a quelli attuali, non faranno che far crescere, nel 2012, la predominanza della lettura digitale rispetto a quella tradizionale su carta.

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