venerdì, 5 luglio 2019

Jony Ive parla dell’essenza del design in un intervista a Vanity Fair

Jony Ive e Marc Newson, hanno rilasciato un intervista davvero particolare al giornale Vanity Fair, in occasione del rilascio di alcuni prodotti, progettati nel design dai due “artisti”, e che verranno messi all’asta a scopo benefico per supportare la battaglia contro la H.I.V. in Africa sostenuta dal cantante Bono degli U2. Durante questa intervista sono diversi i dettagli interessanti emersi sul più famoso designer nel campo tecnologico, vediamo i dettagli.

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Vediamo un estratto del racconto sull’intervista a Jony Ive:

Dovevamo incontrare Ive nella Royal Suite perché esso soggiornava in una stanza più convenzionale in fondo al corridoio. Ive appare o rilascia interviste raramente, ed anche in occasione dei lanci di nuovi prodotti di Apple, compare solo in un video, ed il suo studio di design all’interno del quartier generale Apple in Cupertino è più difficile da penetrare che il Pentagono. Apple non ha mai permesso interviste approfondite con Ive, ma in occasione del lancio della linea product red, a scopo benefico, l’azienda ha ammorbidito un pò la sua linea dura. Il nostro primo incontro per parlare del progetto (Red) era stata fissato nel quartier generale di Apple a Cupertino, dove Newson era andato per lavorare da diversi giorni con Ive . Ma tre ore prima della riunione, abbiamo ricevuto un sms che indicava di recarsi a San Francisco, a circa 50 chilometri più a nord, ed attendere ulteriori istruzioni nella hall del Mandarin Oriental Hotel. Dopo 45 minuti di attesa, un addetto stampa Apple è apparso e ci ha accompagnato in una suite al 38° piano.

Dopo un paio di minuti sono apparsi  Ive e Newson, i quali erano decisamente più rilassati rispetto alle loro impostazioni assunte in Apple. A San Francisco, Ive, che ha 46 anni, indossava una maglietta e jeans bianchi, Newson, 50 anni, era in scarpe da ginnastica rosse e un paio di pantaloni casual a righe.

Ive è sempre stato conosciuto per avere un approccio pratico alla prototipazione e iterazione sui disegni. Basta guardare i suoi video promo, per avere un senso della sua passione per il lavoro con materiali fisici.
“Siamo in un tempo insolito in cui gli oggetti sono progettati graficamente , su un computer “, ha detto Ive. “Ora abbiamo la gente con una laurea che non sanno di cosa parlano nella pratica, solo con quest’ultima si capiscono le caratteristiche di un materiale e la sua formazione. Fino a quando non entri in contatto fisico col materiale tu non capisci. “

La cura nei materiali si vede anche nella fotocamera Leica digitale disegnata da Ive in alluminio spazzolato e che farà parte degli oggetti messi all’asta per il progetto benefico, ed ha visto cimentarsi il designer in qualcosa di diverso dai soliti smartphone, tablet e Mac.  Ecco cosa pensa Ive di questo progetto: “L’ho trovata una cosa molto strana e inusuale metterci così tanto amore ed energia in un prodotto unico”, ha detto Ive . ” Ma non è bella? “

Il processo di progettazione della macchina fotografica ha preteso più di nove mesi di lavoro, e ha coinvolto 947 diversi prototipi e 561 modelli prima che il progetto fosse  completato. Secondo Apple, 55 ingegneri sono intervenuti nel processo, per un totale di 2.149 ore sul progetto. L’assemblaggio finale della fotocamera vera e propria ha impegnato un ingegnere per 50 ore, l’equivalente di più di sei giorni lavorativi.

Ive in questo progetto è riuscito ad uscire dagli schemi convenzionali di Apple, schemi che sono diventati anche parte del suo DNA ora che Steve Jobs non è più tra noi. Il lavoro di Newson è un pò diverso dal freddo minimalismo di Ive, lui è un designer di ampio respiro con un amore per il colore e le curve sensuali le cui opere sono spesso segnate da una vena avveniristica.

“Siamo entrambi fanatici in termini di cura e di attenzione delle cose che le persone non vedono immediatamente “, ha detto Ive . “E’ come una finitura sul retro di un cassetto. Nessunova a vederla, ma viene fatta comunque”. “I prodotti sono una forma di comunicazione dimostrano il nostro, una realtà molto malata” , ha detto Newson . “E ‘ nevrotico. Siamo entrambi ossessionati dal modo in cui le cose sono fatte “. 

Per seguire l’intervista completa di Vanity Fair potete farlo direttamente sulle pagine di questo link.

About Andrea Zanoli

Amministratore e blogger su Meladevice, appassionato ormai da6 anni del mondo Apple ed anche del mondo mobile in generale. Sport e videogiochi sono le altre mie grosse passioni